DenominazioneSOBREPIN TOSSE INFLUENZA RAFFREDDORE 650 MG/ 20 MG/ 4 MG GRANULATO PER SOLUZIONE ORALE
Principi attiviComposizione qualitativa e quantitativa Ogni bustina contiene: - Paracetamolo 650 mg; - Clorfenamina maleato 4 mg (equivalente a 2,80 mg di clorfenamina); - Destrometorfano bromidrato 20 mg.
Eccipiente/i con effetti noti Ogni bustina contiene: 4,4 g di saccarosio, 0,003 mg di giallo arancio S (E-110) e 23,6 mg di socio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Indicazioni terapeuticheTrattamento dei sintomi dell’influenza e del raffreddore comune, accompagnati da dolore da lieve a moderato, febbre, tosse secca (tosse irritativa, tosse nervosa) e congestione nasale negli adulti e negli adolescenti a partire dai 14 anni di età.
PosologiaPosologia Adulti e adolescenti dai 14 anni: una bustina (contenente 650 mg di paracetamolo) ogni 6 - 8 ore (3 o 4 volte al giorno), a seconda delle necessità. Si raccomanda di assumere una dose prima di andare a dormire. Non assumere più di 4 bustine al giorno (pari a 2,6 g di paracetamolo). (Consultare il paragrafo 4.4). Se il paziente peggiora o i sintomi persistono dopo 5 giorni di trattamento negli adulti o 3 giorni di trattamento negli adolescenti o se la febbre persiste per oltre 3 giorni, valutare la situazione clinica.
Popolazione pediatrica: I bambini al di sotto dei 14 anni di età non possono assumere questo farmaco, in ragione del dosaggio delle sostanze attive contenute.
Pazienti con insufficienza epatica: In caso di insufficienza epatica, non assumere più di 3 bustine al giorno (2 g di paracetamolo). L’intervallo minimo tra le dosi deve essere di otto ore.
Pazienti con insufficienza renale: In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta, a seconda del livello di filtrazione glomerulare, sulla base della seguente tabella:
| Filtrazione glomerulare | Dosaggio |
| 10-50 ml/min | 500 mg ogni 6 ore |
| <10 ml/min | 500 mg ogni 8 ore |
Modo di somministrazione Uso orale. Versare il contenuto di una bustina in un bicchiere e aggiungere mezzo bicchiere d’acqua circa. Mescolare sino a quando i granuli non si saranno disciolti. È possibile aggiungere zucchero o miele, a seconda delle preferenze. Se il medicinale viene assunto di sera, è consigliabile prenderlo prima di andare a dormire.
ConservazioneNon conservare a temperatura superiore a 30°C.
Gravidanza ed allattamentoIl medicinale non deve essere assunto in gravidanza e durante l’allattamento al seno.
Gravidanza Non vi sono studi controllati adeguati sulle donne in gravidanza o che allattano relativi alla combinazione di clorfenamina, destrometorfano e paracetamolo. Questo prodotto non deve essere utilizzato in gravidanza o durante l’allattamento, a meno che i potenziali benefici in termini di cura della madre siano maggiori dei potenziali rischi per il feto o il neonato.
Paracetamolo: Il paracetamolo somministrato alla madre in dosi controllate attraversa la placenta ed entra nella circolazione fetale 30 minuti dopo l’ingestione e viene efficientemente metabolizzato tramite la solfoconiugazione fetale. Quando assunto come raccomandato, il paracetamolo non incide negativamente sulla donna incinta o il feto. Gli studi riproduttivi non hanno evidenziato malformazioni o effetti fototossici. I dati epidemiologici relativi all’assunzione orale di dosi terapeutiche di paracetamolo non evidenziano effetti indesiderati sulla donna incinta, il feto o il neonato. Gli studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico dei bambini esposti al paracetamolo nell’utero materno hanno riportato risultati inconclusivi. Un’ampia quantità di dati sulle donne incinte indica l’assenza di tossicità fetale e neonatale o di malformazioni congenite. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere assunto in gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa e per il più breve tempo possibile e il meno frequentemente possibile.
Clorfenamina maleato: Non è noto se la clorfenamina o i suoi metaboliti attraversano la placenta. Non sono stati dimostrati effetti teratogenici negli studi condotti sugli animali, ma sono state riportate ridotte percentuali di sopravvivenza postnatale a fronte di dose superiori a quelle usate clinicamente (vedere paragrafo 5.3).
Destrometorfano: Non vi sono studi controllati e adeguati negli esseri umani. Tuttavia, l’uso di questo prodotto medicinale potrebbe essere accettabile in mancanza di alternative terapeutiche più sicure e sempre che i benefici siano superiori ai potenziali rischi. Gli studi sugli animali non hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento al seno Paracetamolo: Il paracetamolo è escreto nel latte materno in basse concentrazioni (dallo 0,1% all’1,85% della dose ingerita dalla madre). L’ingestione materna di paracetamolo, in dosi controllate, non comporta rischi per il neonato. Anche se sono state rilevate concentrazioni massime comprese tra 10 e 15 mcg/ml (da 66,2 a 99,3 mcmoles/l) nel latte materno, una o due ore dall’assunzione da parte della madre di una singola dose da 650 mg, il paracetamolo e i suoi metaboliti non sono stati rilevati nell’urina dei neonati. L’emivita nel latte materno è compresa tra 1,35 e 3,5 ore. Non sono stati riportati eventi avversi nei bambini.
Clorfenamina maleato: Dal momento che piccoli quantitativi di antistaminici sono escreti nel latto materno, vi è il rischio di eventi avversi nel neonato, come stato di eccitazione insolito. La clorfenamina può inibire l’allattamento a causa della sua azione anticolinergica.
Destrometorfano Non vi sono dati disponibili sull’escrezione del destrometorfano nel latte materno, anche se non sono stati riscontrati problemi negli esseri umani.
Fertilità Sono state riportate alterazioni della fertilità maschile con il paracetamolo a fronte di quantitativi più elevati delle dosi cliniche (vedere paragrafo 5.3). Non vi sono dati umani disponibili.