Ogni anno, tra le quattro mura, la nostra incolumità e quella dei più piccoli sono messe a rischio da tanti pericoli, tra cui quelli legati alle bruciature.
Quante volte ti è capitato di bruciarti con il ferro da stiro o con l’acqua bollente?
Le ustioni domestiche sono una realtà contro la quale è necessario saper intervenire tempestivamente. Il primo soccorso, infatti, si rivela fondamentale per alleviare il dolore e capire quando è il caso di rivolgersi al pronto soccorso.
Facciamo un po’ di chiarezza su un argomento tanto importante quanto spesso sottovalutato andando ad analizzare i fattori di rischio, i diversi gradi di ustione e cosa fare nell’immediato per guarire questo tipo di ferite.
Cause comuni delle ustioni domestiche
Partiamo da una definizione: l’ustione è la lesione della pelle causata dal calore.
E con quale tipo di fonte possiamo bruciarci?
- Fuoco;
- Liquidi bollenti;
- Sostanze chimiche;
- Corrente elettrica.
Non c’è solo la fiamma viva dei fornelli a poter provocare un’ustione, ma anche tante altre cause che, spesso, proprio perché non associate direttamente al fuoco, non pensiamo possano provocare una conseguenza di questo tipo.
A titolo esemplificativo ecco una serie di possibili condizioni ed elementi che possono provocarle:
- Schizzi di acqua bollente, latte caldo, caffè o tè;
- Contatto con fornelli, pentole, ferro da stiro o griglie;
- Contatto con candele, camini, accendini e fiammiferi;
- Schizzi durante la frittura o versamenti accidentali;
- Scosse elettriche o contatti con prese, fili scoperti o dispositivi elettrici difettosi;
- Esposizione a candeggina, acidi o altri detergenti domestici corrosivi;
- Ustioni solari per esposizione prolungata al sole in giardino o in terrazza;
- Vapori eccessivi o contenitori surriscaldati provenienti dal forno o dal microonde;
- Utilizzo inappropriato vicino a fonti di calore di aerosol o prodotti infiammabili;
- Contatto con acqua troppo calda durante il bagno o il lavaggio delle mani, specialmente nei bambini.
I principali fattori di rischio responsabili di un’ustione domestica sono:
- Età;
- Distrazione;
- Scarsa manutenzione dei dispositivi elettrici;
- Sistemi di sicurezza inadeguati;
- Abitudini scorrette;
- Sostanze infiammabili non conservate in modo sicuro;
- Assenza di dispositivi antiscottatura;
- Disordine con rischio di sversamenti accidentali.
Questa panoramica ci mostra, chiaramente, come le scottature non solo sono possibili, ma potenzialmente anche molto frequenti.
Gradi di ustione e sintomi
Le ustioni si classificano in 3 diversi gradi a seconda della loro gravità. Si possono avere, quindi:
- Ustioni di primo grado: coinvolgono lo strato superficiale della pelle provocando la dilatazione dei capillari.
- Ustioni di secondo grado: interessano gli strati superficiali e quelli profondi della pelle.
- Ustioni di terzo grado: danneggiano anche lo strato sottocutaneo provocando la necrosi dei tessuti.
La differenza tra i tre gradi di ustione è data anche dai tempi di recupero e le possibili conseguenze.
Le ustioni di primo grado si risolvono, spontaneamente, in circa 5-7 giorni, senza lasciare segni e cicatrici.
Al contrario le ustioni di secondo grado richiedono 10-15 giorni per la risoluzione delle lesioni superficiali, mentre per quelle profonde occorre più tempo e possono rimanere cicatrici ben visibili.
Le ustioni di terzo grado provocano la formazione di macchie nere e croste per la necrosi dei tessuti e lasciano conseguenze evidenti sulla pelle.
Dal punto di vista dei sintomi le ustioni di primo grado danno arrossamento della pelle che provoca dolore e bruciore.
Nelle ustioni di secondo grado si ha anche la comparsa di bolle (per la fuoriuscita di sangue dai capillari), mentre in quelle di terzo grado la pelle diventa di colore nero, marrone o bianco e al tatto risulta molto dura.
Non è da escludere che in quella zona non si avverta dolore come conseguenza della distruzione delle cellule nervose.
È importante anche distinguere per l’estensione delle ustioni. Si parla infatti di:
-
Scottature localizzate: quando coinvolgono meno del 20% della pelle dell’adulto (12-15% del bambino);
- Ustioni diffuse: quando coinvolgono zone più ampie.
Nelle ustioni diffuse il rischio è che il danno non sia limitato solo alla pelle, ma anche agli altri organi e tessuti dell’organismo.
Rimedi immediati per le ustioni

Le ustioni, anche quelle di primo grado, non vanno mai sottovalutate. Le principali indicazioni da mettere immediatamente in atto sono:
- Rimuovere abiti superficiali e accessori;
fare impacchi di acqua fresca per 15 minuti circa;
- Coprire la zona pulita con biancheria di cotone;
Far sdraiare la persona coinvolta e coprirla.
Per le ustioni lievi è possibile anche applicare più volte al giorno una pomata emolliente.
Non bisogna applicare alcun tipo di prodotto sulle ustioni più gravi né ricorrere a metodi fai da te.
È sconsigliato anche l’uso del ghiaccio ed è fondamentale chiamare i soccorsi o recarsi in ospedale per ricevere l’assistenza necessaria.
Trattamenti medici e cure successive
Nelle ustioni di secondo e terzo grado, quando il dolore non si allevia dopo 12 ore e in presenza di febbre, diarrea e vomito è indispensabile consultare il medico.
A seconda dell’estensione e della gravità, il personale medico andrà a intervenire sia sulla zona dell’ustione che sulle eventuali complicanze associate.
Viene prevista, innanzitutto, la pulizia e la disinfezione della zona coinvolta andando poi ad applicare alcuni trattamenti (medicazioni sterili, unguenti antibiotici). Parallelamente, si valuta la somministrazione degli antidolorifici.
Nelle forme più gravi si valuta il ricorso all’intervento chirurgico per rimuovere e sostituire i tessuti morti.
Va posta poi attenzione alla terapia fisica e alla riabilitazione successiva alla fase acuta dell’ustione per prevenire contratture e migliorare il recupero della mobilità.
Prevenzione delle ustioni domestiche
Per concludere è doveroso sottolineare ancora 2 aspetti: le cose da non fare e la prevenzione.
In caso di ustione non vanno assolutamente forate le bolle (farlo potrebbe causare infezioni) né bisogna dare da bere alla persona coinvolta.
In presenza di abiti attaccati alla pelle ustionata, questi non vanno rimossi per non rischiare di peggiorare la situazione.
La prevenzione migliore dalle ustioni domestiche è l’attenzione e la cura dei dispositivi e dei prodotti che possono causare questo problema.
In cucina, ad esempio, vanno sempre utilizzate presine e guanti per spostare le pentole e i tegami, mentre i prodotti chimici vanno riposti in maniera ordinata all’interno di armadi o scaffali chiusi e inaccessibili ai bambini.
Infine, tenere sempre lontano i bambini da fonti di rischio (pentole calde, ferro da stiro acceso o appena spento) e controllare periodicamente le prese elettriche.
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