Quello dei brufoli è un problema molto comune, specialmente durante la pubertà, e rappresenta un fastidioso inestetismo che, soprattutto nelle forme più vistose, può risultare particolarmente spiacevole.
L’acne, ovvero la condizione infiammatoria che si manifesta attraverso i brufoli, è a tutti gli effetti una malattia della pelle che può essere associata anche ad altri disturbi (non solo gli sviluppi legati alla crescita) e, in alcuni soggetti, può durare anche oltre i 25 anni.
Sul trattamento dell’acne (comunemente chiamati brufoli) esistono moltissimi rimedi casalinghi, leggende e luoghi comuni che è fondamentale conoscere e chiarire, andando a individuare quali sono i migliori prodotti per eliminare i brufoli e come gestirli correttamente.
Perché vengono i brufoli?
È doveroso precisare fin da subito che chiamiamo brufoli diverse lesioni cutanee che molto spesso si presentano contemporaneamente.
Ci sono i punti neri, i punti bianchi, le papule, le pustole, i noduli e le cisti e, propriamente, sono l’effetto dell’accumulo di cellule morte dell’epidermide, di sebo secco e di batteri che bloccano i follicoli piliferi - i pori presenti sulla pelle nei quali crescono i peli.
I brufoli interessano prevalentemente:
- la zona del viso (motivo per cui risultano particolarmente fastidiosi in quanto visibili);
- il torace;
- la schiena;
- le spalle.
Le diverse lesioni che si possono manifestare sulla pelle variano tra loro per forma, grandezza, gravità e profondità con cui agiscono sulla pelle.
La causa vera e propria dell’acne, sebbene i meccanismi che ne determinano la comparsa non siano del tutto noti, è l’infiammazione dei follicoli piliferi data dall’accumulo di cellule morte, sebo e batteri
Questi, quando non sono infiammati, producono il sebo che lubrifica la pelle e forma un sottilissimo strato protettivo.
Quando si infiammano, invece, portano le ghiandole a produrre un sebo diverso, che provoca la formazione di squame in grado di ostruire il canale del follicolo.
In questo modo, si creano le condizioni favorevoli per la proliferazione dei batteri presenti sulla pelle, responsabili delle lesioni cutanee tipiche dei brufoli.
Nella maggior parte dei casi i brufoli sono considerati una malattia adolescenziale in quanto la sua manifestazione si verifica nel periodo della pubertà (tra i 14 e i 16 anni) in relazione ai profondi cambiamenti ormonali tipici di questo periodo della vita.
Inoltre, i brufoli possono comparire anche in altre condizioni in cui vi sono squilibri ormonali: è il caso del ciclo mestruale e della gravidanza nelle donne, così come l’assunzione di farmaci o particolari prodotti sulla pelle, ma anche in risposta a un’eccessiva sudorazione o tassi elevati di umidità.
Sebbene di per sé i brufoli non siano un problema (al di là dell’aspetto estetico e dei sintomi associati), spesso, possono rappresentare il segnale di altre condizioni patologiche, come la sindrome dell’ovaio policistico nelle donne.
I fastidi comuni, oltre a quelli estetici, dei brufoli sono:
- prurito;
- arrossamento della pelle;
- produzione di grasso in eccesso;
- comparsa delle lesioni.
Oltre alle cause ormonali (come l’inizio della produzione del testosterone) tipiche dello sviluppo sessuale, vanno considerati come fattori di rischio anche la familiarità, il fumo, l’utilizzo di indumenti troppo stretti, caschi e attrezzature sportive.
Tra le cause dei brufoli, sebbene esistano radicate convinzioni popolari, non rientrano assolutamente la cattiva alimentazione e la scarsa igiene.
Non c’è alcun legame tra gli alimenti ingeriti e l’insorgenza dell’acne, ma è vero che i cibi particolarmente ricchi di zuccheri possono peggiorare la gravità dei brufoli.
Similmente, l’insorgenza dei brufoli non è legata all’igiene e, anzi, lavarsi il viso per più di 2 volte al giorno può essere un fattore responsabile dell’aggravamento delle condizioni della pelle.
Cosa non fare in caso di brufoli
Oltre a evitare, quindi, cibi particolarmente zuccherati e un eccesso di zelo nell’igiene personale (comportamenti che, come detto, possono peggiorare la gravità dell’acne) è doveroso evitare anche di spremere i brufoli.
Questo, infatti, sebbene sia un comportamento diffuso, non è un metodo efficace per eliminare i brufoli.
Mettersi davanti allo specchio e spremere i brufoli può non solo peggiorare le lesioni cutanee, ma essere anche un comportamento responsabile della comparsa di cicatrici.
Altri falsi miti legati ai brufoli riguardano il make-up, la durata e l’efficacia delle terapie e la serietà di questa condizione.
Il trucco applicato sulla pelle non peggiora l’acne, anzi può rappresentare un importante aiuto per ridurne la visibilità.
È bene sempre preferire un make-up leggero privo di sostanze grasse, da mettere almeno mezz’ora dopo l’applicazione dei prodotti utilizzati per il trattamento dei brufoli.
Per quel che riguarda il trattamento, che non è né breve né definitivo, è bene, innanzitutto, non sottovalutare l’impatto che può avere sulla vita di chi ne soffre.
Troppo spesso, essendo una condizione prevalentemente adolescenziale con ripercussioni estetiche, si tende a snobbarla.
In realtà, oltre a essere potenzialmente responsabile della formazione di cicatrici, è una condizione che ha importanti ripercussioni psicologiche sull’accettazione di sé e sulla socialità dei ragazzi nella delicatissima fase dell’adolescenza.
Rimedi ai brufoli
Il trattamento dell’acne, come indicato anche nelle linee guida dell’American Academy of Dermatology (AAD), dipende da un’accurata valutazione della tipologia e della gravità della condizione da parte di un Medico Specialista che saprà valutare la necessità di farmaci per uso orale o topico.
In alcuni casi può essere indicata una terapia antibiotica, o a base di contraccettivi orali.
Parallelamente, sia come prevenzione che come supporto alla terapia farmacologica, è importante seguire importanti norme igieniche.
Alcuni consigli fondamentali:
- lavare spesso le mani per ridurre il rischio di infezioni;
- utilizzare acqua tiepida e detergenti delicati;
- radersi con delicatezza;
- evitare metodi fai da te per la rimozione dei brufoli;
- seguire un’alimentazione sana e varia, riducendo al minimo i cibi ricchi di grassi.
I migliori prodotti per eliminare i brufoli
Il trattamento dell’acne, come detto, dipende molto dalla gravità e dalla tipologia delle lesioni cutanee.
Nelle forme lievi è solitamente previsto l’utilizzo di prodotti topici come l’acido salicilico e il perossido di benzoile che vanno usati con costanza per ottenere risultati visibili.
Nelle forme moderate e gravi, invece, al trattamento topico si può aggiungere - sotto prescrizione Medica - quello tramite antibiotici o altri farmaci specifici.
Esistono anche rimedi non farmacologici che prevedono l’utilizzo di strumenti o prodotti dedicati.
È il caso dell’estrattore di comedoni, ovvero un piccolo attrezzo che consente la rimozione dei punti neri e bianchi, e del peeling meccanico o chimico.
Nel primo caso, tramite l’utilizzo di apparecchiature mediche, si ha la rimozione dello strato superficiale della pelle. Similmente, interviene il peeling chimico che agisce attraverso prodotti a base di sostanze ad azione esfoliante.
In commercio, inoltre, esistono anche specifici stick che consentono di liberare le ostruzioni dei follicoli piliferi rendendo l’ambiente meno favorevole all’accumulo di sebo e batteri responsabili della formazione dei brufoli.
Inoltre, sono disponibili linee di prodotti specifici per il trattamento e l’igiene della pelle grassa, maggiormente predisposta alla comparsa di brufoli.
Qui, trovi una selezione di prodotti per aiutarti contro i brufoli. Se però hai dubbi o vuoi richiedere un parere più specifico, non esitare a contattarci tramite l’assistenza su WhatsApp: i nostri farmacisti sono qui per te!
