Igiene e cura della persona allettata

Igiene e cura della persona allettata

Prendersi cura di una persona anziana o affetta da disabilità grave significa soprattutto prendersi cura della sua igiene, un elemento importante non solo dal punto di vista prettamente fisico, ma anche e soprattutto umano.

L’igiene e la cura di una persona allettata, quindi non autosufficiente, è strettamente legata alla dignità della persona. Proprio per questo va affrontata e gestita con estrema attenzione.

Vediamo insieme quali sono le attrezzature necessarie e gli aspetti principali da tenere in considerazione per garantire una buona qualità di vita a un paziente allettato.

Strumenti e attrezzature necessari

Ogni persona non autosufficiente ha delle necessità ed esigenze specifiche di cui occuparsi quotidianamente.

Come primo approccio, è quindi fondamentale conoscere le caratteristiche della sua condizione per avere un contatto adeguato ed effettuare manovre che non costituiscano motivo di dolore o disagio.

Anche la scelta degli strumenti e dei dispositivi necessari per svolgere ogni operazione deve rispondere alla singola situazione, tenendo conto anche dell’ambiente in cui ci si trova e del rapporto che lega il caregiver con la persona allettata.

Anche se si tratta di un familiare intimo (un genitore, il partner o un figlio) è sempre fondamentale che la cura e l’igiene siano perseguiti in un clima di riservatezza e rispetto.

Soprattutto nelle strutture sanitarie e in quelle di ricovero - o semplicemente in un luogo condiviso con altre persone - è indispensabile garantire la privacy della persona allettata, separando alla vista di terzi il suo corpo e le parti intime coinvolte nella pulizia.

Dopo essersi adeguatamente lavati le mani è sempre consigliato indossare dei guanti monouso per tutelare la propria salute e quella del malato.

Tra gli altri strumenti e attrezzature da avere a portata di mano è bene considerare un telo, delle salviette detergenti monouso, un detergente specifico per pelli sensibili e uno per il lavaggio a secco, una spugna e degli asciugamani.

A tutto questo bisogna aggiungere anche una bacinella e una padella per consentire l’espulsione delle urine e delle feci, i sacchi per smaltire i rifiuti, la biancheria o i pannoloni di ricambio, prodotti e accessori per l’igiene orale e per la cura delle unghie.

Se la persona è un minimo autosufficiente e può collaborare durante la pulizia quotidiana, può risultare utile l’utilizzo di ausili alzamalati da attaccare al letto e a cui il paziente può ricorrere per sollevarsi.

Quale procedura seguire per l'igiene quotidiana?

Come anticipato, il primo aspetto da cui partire quando ci si occupa della cura e dell’igiene di una persona allettata, con gravi disabilità o non cosciente, è rispettarne la privacy e la dignità.

Ma come prendersene cura ogni giorno? Vediamo tutti i passaggi essenziali.

Innanzitutto, se con la persona in questione vi è la possibilità di interloquire e interagire, è sempre buona norma coinvolgerla nelle operazioni di cura, informandola su come verranno eseguiti tutti i vari step.

Oltre a un elemento di rispetto (da ricordare sempre che si sta curando l’igiene di una persona, non la pulizia di una cosa), è importante preparare la persona anche in funzione di uno suo contributo, laddove possibile, e per evitare situazioni spiacevoli o di imbarazzo reciproco.

Generalmente si comincia pulendo la faccia del paziente allettato, coprendo con un telo le altre parti del corpo.

Qualsiasi operazione richiede attenzione e delicatezza, e questo vale ancora di più quando si effettua la pulizia degli occhi. Si procede partendo dall’interno verso l’esterno utilizzando una spugna di cotone imbevuta di acqua e sapone tiepido oppure utilizzando apposite salviettine per l'igiene oculare.

In presenza di secrezioni, si può utilizzare una garza o un tampone sul quale applicare un impacco umido o della soluzione fisiologica.

Quindi, si continua con la fronte, le guance, il mento, le orecchie, il naso e la bocca nelle quali verificare (ed eventualmente rimuovere) la presenza di incrostazioni. Laddove necessario si può quindi applicare una crema idratante.

Conclusa la pulizia del volto è il momento di procedere con l’igiene del corpo.

Spostando il telo si prosegue, sempre con spugna, acqua tiepida e sapone delicato, con la pulizia del collo, delle ascelle, delle braccia, delle mani, delle dita e del petto.

È bene prestare attenzione alla zona dell’ombelico e, per le donne, al seno, dove occorrerà procedere con maggiore delicatezza tamponando la parte lavata.

Per quanto riguarda le mani, se la persona è autosufficiente e se la sente, gli si può avvicinare una bacinella d’acqua e consentirgli di lavarsi autonomamente.

A questo punto bisogna girare il paziente e pulire la zona delle spalle e della schiena.

Anche in questo caso si procede con la spugna e il detergente delicato, asciugando completamente il corpo prima di rimettere la persona allettata in posizione supina.

Per gambe e piedi si procede nel medesimo modo delle braccia e della mani, prestando attenzione alle parti meno visibili.

Durante tutte queste operazioni è possibile ricorrere ad ausili quali alza cuscino o solleva coperte per aiutarsi nella pulizia.

Igiene del cavo orale

Abbiamo visto finora come prendersi cura dell’igiene del viso e del corpo. Passiamo ora all’igiene orale, che merita un'attenzione particolare.

L’igiene del cavo orale non va mai trascurata, va eseguita dopo ogni pasto e possibilmente anche prima che la persona allettata vada a dormire.

È possibile coinvolgere le persone parzialmente autosufficienti sistemando davanti a loro una bacinella e predisponendo un bicchiere d’acqua, lo spazzolino, il dentifricio e l’asciugamano pulito.

Se l’uso dello spazzolino è difficoltoso o impossibile per il malato, si può utilizzare una garza sterile imbevuta nel collutorio; basterà avvolgerla intorno al dito indice e al medio e passarla sulla lingua, sui denti e sul palato per assicurare la corretta pulizia.

Per coloro che utilizzano la dentiera, questa va rimossa e igienizzata con gli appositi prodotti.

Igiene delle parti intime

La parte probabilmente più delicata dell’igiene quotidiana di un paziente allettato è quella legata all’igiene intima. Fondamentale è cercare di mettere la persona il più possibile a suo agio, procedendo con delicatezza e pazienza.

Dopo aver sistemato la traversina per riparare il materasso, occorre spogliare il paziente e rimuovere la biancheria o il pannolone.

A questo punto si effettua la pulizia vera e propria utilizzando una spugna diversa da quella usata per le altre parti del corpo, procedendo con movimenti lenti e delicati dall’interno verso l’esterno e dall’alto verso il basso.

Una volta completato il lavaggio, si sistema la padella e si risciacqua in modo che l’acqua defluisca all’interno.

Per le parti intime è consigliato tamponare con l’asciugamano e non strofinare, trattandosi di aree del corpo estremamente sensibili e facilmente irritabili.

In presenza di irritazioni e rossori, può essere utile il ricorso a creme idratanti e anti-rossore.

Terminato il lavaggio e l’asciugatura si procede con la sistemazione del nuovo pannolino o della biancheria intima pulita e degli eventuali capi d’abbigliamento.

Igiene dei capelli

Anche la pulizia dei capelli merita un’attenzione particolare.

Per il lavaggio regolare è indispensabile innanzitutto sistemare la traversina sotto la nuca e posizionare un asciugamano sul petto per evitare che durante il lavaggio il letto o il paziente si bagnino.

Molto utile è anche un lavatesta, da posizionare sotto il capo della persona allettata al posto del cuscino, e di una bacinella per raccogliere l’acqua che cade sul pavimento.

Una volta pronto tutto l’occorrente, si può iniziare il lavaggio dei capelli, bagnandoli facendo scorrere dell’acqua da una brocca precedentemente preparata.

Utilizzando uno shampoo che faccia poca schiuma si procede al lavaggio vero e proprio dei capelli massaggiando il cuoio capelluto in modo da rilassare il paziente.

Quindi, si procede con il risciacquo e l’asciugatura utilizzando un asciugamano o, se possibile, un phon, avendo cura di tenere una temperatura non troppo alta.

Piaghe da decubito

Nelle persone allettate è frequente la comparsa delle cosiddette piaghe da decubito, ovvero delle lesioni provocate da una pressione prolungata e costante sui tessuti.

Sono diverse le cause che possono determinare questo fenomeno, ma l’immobilità tipica dei pazienti allettati è sicuramente uno dei fattori maggiormente responsabili.

In realtà, anche la poca igiene può contribuire alla formazione di queste piaghe, motivo per cui la pulizia frequente e ben fatta è fondamentale per ridurre il fastidio di queste lesioni e per prevenirne la comparsa.

Chi si prende cura dell’igiene della persona allettata deve avere cura di cambiarle regolarmente i capi d’abbigliamento e prediligere abiti in tessuti naturali, come il cotone.

Inoltre, bisogna occuparsi dell’igiene della cute per ridurre gli effetti della sudorazione e dell’incontinenza che espongono la pelle all’umidità.

Il cambio della biancheria intima è importante anche per evitare che feci e urine entrino a contatto con le lesioni cutanee.

Bisogna poi evitare di utilizzare prodotti a base di alcool, per non danneggiare le ferite, e prestare attenzione al rifacimento del letto distendendo perfettamente le lenzuola in modo che non si formino pieghe che possano rappresentare un fastidio per la pelle del paziente.

Infine, è possibile utilizzare ausili appositi, ad esempio dei cuscini antidecubito.


Abbiamo visto come prendersi cura al meglio di una persona allettata e della sua igiene, attraverso l’utilizzo di supporti e ausili dedicati.

Ricorda che, con persone non autosufficienti o non in grado di muoversi autonomamente, occorre sempre tenere un approccio in grado di preservare la loro dignità e farle sentire a loro agio.

Qui trovi una selezione dei migliori ausili per allettati. Se però dovessi avere dubbi o domande, non esitare a contattarci tramite WhatsApp; saremo lieti di assisterti!

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