Candida: cause e rimedi

Candida: cause e rimedi

La candida, un’infezione fungina che colpisce le mucose del cavo orale, dell’intestino o della vagina, è un problema piuttosto comune e molto fastidioso.

La candidosi vaginale, in particolare, è diffusa soprattutto tra le donne in età fertile e, durante il periodo estivo, con l’aumentare delle temperature, il rischio di contrarla aumenta.

Vediamo meglio di cosa si tratta e di come possiamo curarla e prevenirla.

Cos'è la candida?

Come abbiamo già accennato, la candida è un lievito che vive normalmente nella nostra cavità oralenel tratto gastrointestinale e nell’apparato riproduttivo.

Tuttavia, in alcune condizioni, questo fungo può dare inizio a un’infezione opportunistica, dando origine alla patologia nota come candidosi.

La maggior parte delle infezioni sono dovute a Candida albicans, il patogeno più riscontrato nelle candidosi, anche se negli ultimi anni è stato registrato un aumento significativo di infezioni dovute anche ad altre specie.

Tra le forme di candidosi più comuni, ricordiamo:

  • La candidosi orale (detta anche mughetto), una delle infezioni fungine più comuni, che colpisce la mucosa orale e si presenta sotto forma di macchie bianche sulla lingua, sulla gola e su altre aree della bocca, accompagnate da dolore e difficoltà di deglutizione;
  • La candidosi eritematosa, che può verificarsi in seguito all'uso di antibiotici ad ampio spettro o corticosteroidi;
  • La candidosi iperplastica cronica, nota anche come leucoplachia, si presenta con placche bianche e persistenti su labbra, lingua e mucosa orale;
  • La candidosi vaginale, che si presenta con prurito genitale, bruciore e perdite atipiche biancastre.

Le cause della candida e i soggetti più a rischio

Ma quali sono le cause di questa condizione fastidiosa?

Come detto, Candida albicans colonizza le mucose dei soggetti sani ma, in alcune condizioni, può causare un’infezione opportunistica.

Generalmente, questo si verifica in persone immunocompromesse (come i pazienti affetti da leucemia o HIV), o in seguito all’uso prolungato di corticosteroidi, farmaci chemioterapici o antibiotici.

La colonizzazione vaginale da parte di candida, inoltre, può aumentare nel diabete mellito, in gravidanza o in seguito all’uso di contraccettivi orali.

Altri fattori predisponenti della candidosi includono:

  • Tubercolosi;
  • Carenze nutrizionali (vitamina A, B6, ferro);
  • Fumo;
  • Protesi dentarie mal tenute;
  • Cateteri;
  • Valvole cardiache;
  • Età.

Le persone più anziane e i neonati sono più predisposti alle infezioni opportunistiche da candida. Questi ultimi, in particolare, possono infettarsi dalla madre durante il parto.

Per quanto riguarda la candidosi vaginalenon è considerata un'infezione a trasmissione sessuale, tuttavia il rischio di contrarla è maggiore quando si ha un’attività sessuale regolare e, soprattutto, in caso di rapporti non protetti.

Ciò che accomuna tutte queste condizioni, è che possono causare cambiamenti nella composizione della flora batterica che normalmente colonizza i nostri organi e che ci protegge dalle infezioni, per cui si diventa più vulnerabili alle infezioni opportunistiche.

Come riconoscere la candida vaginale

La candida vaginale è una patologia molto comune, che colpisce il 70% delle donne almeno una volta nella vita.

Nel 10% dei casi l’infezione è asintomatica e, per questo, spesso le donne non si accorgono di averla.

I sintomi più comuni della vulvovaginite da candida sono:

  • Prurito e irritazione nella vagina e nella vulva;
  • Sensazione di bruciore, soprattutto durante i rapporti sessuali o durante la minzione;
  • Arrossamento e gonfiore della vulva;
  • Dolore e indolenzimento vaginale;
  • Eruzione vaginale;
  • Secrezione vaginale bianca, simile alla ricotta;
  • Perdite vaginali acquose.

NB → I sintomi sono spesso evidenti appena prima del ciclo mestruale.

Tampone vaginale: uno strumento per la diagnosi della candida vaginale

Per diagnosticare la candidosi vaginale, il Medico o il Ginecologo può ricorrere a un esame pelvico, per analizzare i genitali esterni e rilevare eventuali segni e sintomi dell’infezione.

Inoltre, è di fondamentale importanza il tampone vaginale, che permette di identificare in laboratorio il fungo che causa l’infezione e può aiutare il Medico a prescrivere il trattamento più efficace.

Il tampone vaginale permette di prelevare un piccolo campione di secrezioni vaginali, che verrà esaminato in laboratorio con un esame colturale.

Tuttavia, una coltura fungina positiva non significa sempre che la candida stia causando sintomi. Alcune donne, infatti, possono risultare positive senza mostrare alcun sintomo.

Come curare la candida

Una volta ottenuta la diagnosi, come procedere con la terapia?

La candidosi vaginale viene trattata con agenti antimicotici, che possono essere assunti per via orale o possono essere applicati per via intravaginale.

Nelle persone non immunodepresse e in cui non si verifichino candidosi ricorrenti, entrambe le terapie sono ugualmente efficaci, per cui la decisione sul trattamento può essere presa in base al costo, alle preferenze del paziente e alle interazioni farmacologiche.

Le pazienti che, invece, presentano complicanze della vulvovaginiterichiedono una terapia più lunga.

Per le donne in gravidanza sono consigliati invece antimicotici intravaginali, mentre dovrebbero essere evitati farmaci orali.

Ricorda che è molto importante rivolgersi al Medico o al Ginecologo specialista e non ricorrere a metodi fai da te, come lavande vaginali casalinghe.

Occhio alle recidive da candida

Nel caso della candida vaginale, purtroppo, non è sufficiente sconfiggerla una volta per stare tranquille.

Circa l'8% delle donne, infatti, soffre di vulvovaginite da candida ricorrente (definita come quattro o più episodi di vulvovaginite).

In questo caso, sono spesso presenti fattori genetici predisponenti che le rendono suscettibili alle infezioni fungine ricorrenti.

Questi fattori possono anche predisporre a un'ipersensibilità alla candida.

In caso di infezioni ricorrenti, potrebbe essere necessario seguire dei cicli di terapia antimicotica per un tempo più lungo.

Il Medico si accerterà anche che non siano presenti ceppi di candida resistenti agli antimicotici tradizionali.

Prevenire la candida? Si può fare!

Anche per la candida vale il detto “prevenire è meglio che curare”.

Per ridurre il rischio di candidosi vaginale, possono essere adottate alcune buone abitudini preventive:

  • Indossare biancheria intima di cotone e non troppo aderente;
  • Evitare collant attillati;
  • Evitare di lavare l’interno della vagina per non rimuovere i batteri che proteggono dalle infezioni;
  • Non usare profumi (saponi o assorbenti profumati);
  • Non usare antibiotici quando non è necessario o senza prescrizione medica;
  • Non rimanere in abiti bagnati, come costumi da bagno e abbigliamento da allenamento per lunghi periodi di tempo.

Anche l’alimentazione, come sempre, fa la sua parte. È quindi importante seguire una dieta equilibrata, favorendo l’assunzione di fermenti lattici vivi prebiotici e/o probiotici, che aiutano a mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale.

Inoltre, occorre prestare molta attenzione all’igiene intima e utilizzare detergenti delicati o specifici anti candida.

Qui, trovi una selezione dei migliori prodotti da utilizzare contro questo fastidioso problema. Se però hai dubbi o preferisci richiedere consigli personalizzati, non esitare a contattarci tramite l’assistenza su WhatsApp… i nostri farmacisti saranno lieti di aiutarti!

Iscriviti alla newsletter

Subito uno SCONTO DEL 5% sul prossimo acquisto e resta aggiornato su novità e promozioni.

*Il Codice Sconto viene inviato per email ed è valido una sola volta per ciascun cliente con un minimo d'ordine di 69,90€ di prodotti non Stellina, Super Promo e altre promozioni.