Coppette mestruali: guida alla scelta

Coppette mestruali: guida alla scelta

Le mestruazioni, quella fase del ciclo nella quale avvengono le tipiche perdite di sangue, sono una realtà con la quale le donne devono confrontarsi per tutta la durata della loro vita fertile.

Dalla giovinezza, in cui inizia il menarca, fino alla menopausa, tutti i mesi si presenta il ciclo mestruale, sebbene spesso con irregolarità temporali.

Questo implica la necessità di prendersi cura della gestione del flusso mestruale e di affrontare i disagi provocati dai sintomi.

Generalmente si ricorre agli assorbenti, ma volendo trovare alternative, per questioni ecologiche, economiche e pratiche, è possibile valutare l’uso delle coppette mestruali.

Conosciamo meglio cosa sono, come funzionano e come scegliere la tipologia più adatta alle proprie esigenze.

Cos'è una coppetta mestruale e come funziona

La coppetta mestruale è un contenitore in lattice o silicone medico e morbido con una forma anatomica tale da poter essere inserita all’interno della vagina, con l’obiettivo di raccogliere il flusso mestruale.

È, come detto, un’alternativa ai tradizionali assorbenti usa e getta e, al seguito di ogni utilizzo, deve essere svuotata e sciacquata prima di essere inserita nuovamente.

Le coppette mestruali sono realizzate con materiale ipoallergenico, quindi sicuro e non responsabile di irritazioni o allergie.

Una volta inserita la coppetta raccoglierà il flusso mestruale evitandone la fuoriuscita.

A seconda delle dimensioni e della capienza, che va valutato anche in funzione dell’abbondanza del flusso, essa può svolgere il suo compito anche fino a 12 ore o richiedere di essere svuotata più volte al giorno.

Vantaggi e svantaggi dell'utilizzo delle coppette mestruali

Perché scegliere le coppette mestruali? Quali sono i vantaggi, e gli svantaggi, rispetto ai tradizionali assorbenti o tamponi usa e getta?

Partendo dai vantaggi, questi sono sicuramente alcuni:

  • Risparmio economico;
  • Comodità e praticità di utilizzo;
  • Durata fino a 10 anni;
  • Meno impatto ambientale;
  • Maggiore igiene personale.

Gli assorbenti costano ed è una spesa che, anche considerando gli aumenti costanti, incide in maniera non indifferente sul bilancio personale e familiare.

La coppetta mestruale, invece, oltre ad avere un costo estremamente basso, che va dai 10 € ai 30 € circa, non deve essere sostituita, ma semplicemente lavata e igienizzata dopo ogni utilizzo.

Questo si converte anche in un contributo non indifferente alla riduzione dell’inquinamento.

Si stima che ogni donna nella sua vita utilizzi circa 12000 assorbenti. Una cifra enorme che, oltre economicamente, è rilevante anche perché si tratta di rifiuti non riciclabili.

La coppetta mestruale, invece, è una scelta estremamente ecologica.

Trattandosi di un dispositivo riutilizzabile, con una durata media fino a circa 10 anni, non comporta la necessità costante di fare scorta di assorbenti o di avere la preoccupazione, quando si viaggia, di dover prevedere un numero adeguato di assorbenti. Meno ingombro ma anche meno pensieri e rischi.

C’è anche il vantaggio che si tratta di un dispositivo semplice, sicuro e pratico da utilizzare. Una volta fatta l’abitudine, non si sentirà il fastidio di indossarlo e i movimenti saranno più liberi, poiché non vi è il rischio di perdite o fuoriuscite.

Infine, ma non meno importante, essendo un dispositivo che non assorbe il flusso mestruale ma lo raccoglie contribuisce a una migliore igiene intima, riducendo il rischio di infezioni e la formazione di cattivi odori.

E gli svantaggi?

Bisogna considerare che inizialmente l’utilizzo, ovvero l’inserimento, la rimozione e la gestione della coppetta mestruale può risultare scomodo o fastidioso e quindi richiedere tempo prima di familiarizzarvi.

C’è poi il problema di dover trovare la taglia e il modello più adatti alle proprie esigenze.

Infine, c’è anche da considerare la gestione nei luoghi pubblici, la necessità di inserire le mani previamente pulite nella vagina per rimuovere, pulire e inserire la coppetta mestruale.

Queste operazioni, a differenza degli assorbenti, possono risultare più scomode e complesse quando ci si trova fuori dall’ambiente domestico.

Infine, le coppette mestruali non sono indicate in alcune particolari condizioni.

Ad esempio, le donne allergiche al lattice, quelle che soffrono di malformazioni della cervice o sono state sottoposte a interventi chirurgici vaginali non possono ricorrere alle coppette mestruali.

Inoltre, quando ci si deve sottoporre alla colposcopia, l’esame per lo studio delle cellule del collo dell’utero, è consigliato evitare l’uso della coppetta per un periodo di almeno 6 settimane.

Come scegliere la dimensione e il tipo di coppetta mestruale più adatto

Ragazza legge le istruzioni per l'inserimento di una coppetta mestruale

In commercio ci sono diverse tipologie e modelli di coppette mestruali.

Qual è quella migliore?

Molto dipende dall’età, dalla tipologia del flusso mestruale, dalle singole condizioni anatomiche e l’aver avuto o meno un parto naturale, condizione che può aver determinato dei cambiamenti nel pavimento pelvico.

La prima distinzione riguarda la consistenza e la forma delle coppette mestruali. Ci sono quelle morbide e sagomate e quelle semirigide.

Le prime sono quelle più diffuse e caratterizzate dalla tipica forma a campana e sono costruite in lattice, silicone o gomma.

Le coppette semirigide, invece, sono realizzate con materiali più resistenti e che assicurano una maggiore tenuta.

Le taglie delle coppette variano da modello a modello e da produttore a produttore, ma si possono classificare in piccole e medie.

La differenza principale riguarda la lunghezza della coppetta, che deve essere scelta in base alle caratteristiche anatomiche del canale vaginale, e dal suo diametro, che può variare da circa 34 mm per le coppette più piccole fino a oltre 45 mm per quelle più grandi.

Le adolescenti, che hanno iniziato con le prime mestruazioni, possono iniziare con le coppette più piccole.

Le donne giovani, dai 18 ai 25 anni, possono orientarsi verso quelle di taglia media da 39-41 mm, mentre le donne dai 25 anni in su o quelle che hanno avuto un parto, spesso trovano migliori le coppette da 42-45mm.

Istruzioni per l'inserimento e la rimozione corretti delle coppette mestruali

L’utilizzo delle coppette mestruali è più semplice di quanto si possa pensare, ma richiede praticità e dimestichezza con il loro uso.

Prima di inserire la coppetta è fondamentale avere le mani pulite e ben lavate.

Per inserire la coppetta è sufficiente piegarla e introdurla nella vagina. Una volta inserita, la coppetta si aprirà e aderirà sulle pareti della vagina in modo da risultare stabile e svolgere il suo compito.

Per agevolare l’inserimento si possono utilizzare le dita dell’altra mano per aprire le piccole labbra.

La piegatura della coppetta per l’inserimento può avvenire tramite diverse tecniche.

C’è la cosiddetta piegatura a C che prevede di piegare la coppetta nel centro piegandola a metà utilizzando due dita.

La piegatura Push-Down prevede di spingere il bordo della coppetta all’interno della vagina unendo le estremità.

L’altra tecnica è quella chiamata ad angolo retto per cui la coppetta viene schiacciata nel mezzo con due dita unendo uno dei bordi superiori con il bordo inferiore all’opposto.

Per la rimozione, invece, bisogna premere con due dita sulla base della coppetta mestruale in modo da staccarla dalle pareti del canale vaginale e rimuoverla facendo movimenti ondulatori leggeri e delicati.

È consigliato rimuoverla quando i muscoli pelvici sono rilassati per evitare fastidi, irritazioni o dolori dall’estrazione ed evitando la fuoriuscita del flusso mestruale.

Consigli per l'igiene e la manutenzione delle coppette mestruali

Sia per l’inserimento che per la rimozione delle coppette mestruali è sempre fondamentale e indispensabile aver lavato precedentemente le mani in modo accurato per evitare il rischio di infezioni.

Una volta rimossa la coppetta va svuotata completamente, per poi lavarla utilizzando acqua e sapone neutro e asciugarla con un panno pulito.

Quindi si consiglia di sterilizzarla per 5/7 minuti in acqua bollente e poi riporla in un contenitore sterile e chiuso.

L'ideale è utilizzare quello fornito insieme alla coppetta sterilizzando anche lo stesso contenitore. In questo modo si ha la sicurezza di aver eliminato i batteri e i germi e poterla riutilizzare per le successive mestruazioni.

Le coppette mestruali possono essere, quindi, una soluzione ecologica, economica e pratica per gestire il ciclo mestruale.

Queste piccole e flessibili coppette offrono un'alternativa ai prodotti monouso, come i tradizionali assorbenti o i tamponi, a cui la maggior parte delle donne sono abituate.

Nonostante possano richiedere un po' di tempo per abituarsi, molte persone trovano che le coppette mestruali siano una scelta vantaggiosa a lungo termine.

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