Prendersi cura di un animale domestico significa (anche e soprattutto) fare attenzione ai segni che possono far sospettare la presenza di un’infestazione. In modo particolare consigliamo di porre attenzione all’infestazione da pulci nei gatti.
Il motivo? È una realtà diffusa e non più limitata alla sola stagione estiva.
Inoltre, i gatti difficilmente mostrano i sintomi di una malattia anche se un’infestazione di questo tipo causa loro notevoli disagi.
Le pulci nel gatto sono dei piccoli parassiti che si nutrono del loro sangue.
Il primo aspetto importante su cui è utile porre l’attenzione è che le pulci che vediamo sul corpo del nostro gatto sono solo una minima parte della popolazione.
Si stima che non siano più del 10%. E il restante 90%? Si trova nell’ambiente sotto forma di uova e larve, tanto che queste possono infestare anche altri animali domestici (soprattutto i cani), ma anche gli esseri umani.
Vediamo quindi come riconoscere e gestire correttamente un’infestazione da pulci.
Segni di un’infestazione da pulci nel gatto
Innanzitutto, come avviene l’infestazione? I nostri gatti possono contrarre le pulci, principalmente, in due modi:
- dall’ambiente circostante in cui si trovano
- dal contatto con altri animali infestati
A causare l’infestazione è l’esposizione alle pulci adulte (che saltano sull’animale) o alle uova e alle larve che dall’ambiente raggiungono il gatto.
L’infestazione da pulci può provocare nell’animale diversi fastidi:
- prurito intenso
- pelle arrossata e infiammata
- comparsa di piccole macchie nere
- perdita di pelo
- anemia
Quando il gatto si gratta frequentemente (soprattutto intorno al collo e alla base della coda) ha la pelle arrossata o con piccole macchie nere (gli escrementi delle pulci), perde molto pelo o ha le gengive pallide e risulta poco reattivo (letargia), è molto probabile che abbia le pulci.
Metodi di trattamento
Il primo step per trattare l’infestazione da pulci nel gatto è riconoscere la presenza. Solo successivamente è possibile individuare quale metodo di trattamento adottare.
Le opzioni disponibili sono:
- prodotti antipulci topici
- collari antipulci
- shampoo e spray antipulci
- trattamenti orali
I prodotti topici (spot on), vengono applicati direttamente sulla pelle del gatto.
Hanno il vantaggio di uccidere le pulci adulte (e a volte anche le larve e le uova) e soprattutto di agire senza che il gatto rischi di leccare le gocce. Per questo motivo è indicato applicarle subito dietro la nuca.
Una volta applicati i prodotti topici si diffondono su tutta la pelle o entrano in circolo nell’organismo dopo essere stati assorbiti dalla cute.
I collari antipulci, invece, hanno il vantaggio di offrire una protezione prolungata e duratura contro le pulci.
La scelta si basa soprattutto sul tipo di azione del dispositivo, sulla taglia e l’età dell’animale, oltre alla sua sensibilità cutanea.
Molto utili si rivelano anche gli shampoo e gli spray antipulci. La principale differenza riguarda l’effetto, con gli shampoo che offrono al gatto un sollievo immediato, mentre gli spray sono utili perché assicurano una protezione più duratura.
Nelle forme più gravi e sempre esclusivamente previa valutazione del veterinario, è possibile anche utilizzare dei trattamenti orali che hanno un’azione sistemica per uccidere le pulci.
Si tratta di compresse o tavolette masticabili che, una volta ingerite, rilasciano principi attivi in grado di circolare nel flusso sanguigno dell’animale.
Quando le pulci si nutrono del sangue, entrano in contatto con il farmaco e muoiono rapidamente.
Rimedi naturali e precauzioni
Esistono anche dei rimedi naturali per combattere le pulci nei gatti e spesso molti proprietari li preferiscono per evitare l’utilizzo eccessivo di prodotti chimici anche per tutelare la pelle sensibile del proprio animale.
In realtà, questi rimedi sono utili in termini di prevenzione, non come cura e trattamento dell’infestazione.
Non devono mai sostituire i trattamenti veterinari, soprattutto nelle forme più estese e importanti.
Tra i rimedi naturali cui fare riferimento troviamo:
- oli essenziali
- aceto di mele
- pettine antipulci
Il principale rischio nell’utilizzo degli oli essenziali è che molti di questi prodotti sono tossici per i gatti. Per questo vanno diluiti e utilizzati con estrema cautela e moderazione.
Anche l’aceto di mele va diluito in acqua e applicato o tramite un panno umido o spruzzato sul pelo del gatto evitando di coinvolgere gli occhi, il naso e la bocca.
Più efficace e soprattutto meno rischioso il ricorso dei pettini antipulci. È consigliato utilizzare quelli a denti fitti che permettono di rimuovere fisicamente le pulci e le loro uova così da donare sollievo al gatto e individuare precocemente eventuali infestazioni.
Prevenzione e igiene della casa
Come abbiamo visto le pulci presenti sul corpo dei nostri gatti sono solo una minima parte di quelle che compongono l’infestazione. Agire solamente su di esse, quindi, è poco efficace e sicuramente non risolutivo.
Diventa fondamentale intervenire anche sull’ambiente in cui vive il gatto così da eliminare completamente tutte le pulci (adulte o immature) presenti e prevenire il rischio di infestazioni.
I rimedi più efficaci da questo punto di vista sono:
- lavare regolarmente la cuccia e le coperte utilizzate dal gatto
- passare frequentemente l’aspirapolvere (meglio se con filtro HEPA)
- usare spray antiparassitari nelle stanze
Quando rivolgersi al Veterinario
Il consulto con il Veterinario è sempre raccomandato, soprattutto quando il gatto dà segni di sofferenza o l’infestazione è particolarmente estesa.
Inoltre, prima ci si rivolge al veterinario prima si inizia il trattamento più efficace con il quale rimuovere le pulci e donare sollievo al proprio animale.
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